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24 ottobre 2012
Legge di stabilita': mix meno Irpef/ più Iva
A partire dal prossimo anno, con l’introduzione del disegno di legge di stabilità, si apre un nuovo capitolo di una politica di bilancio orientata verso l’alleggerimento del carico fiscale.
Lo sgravio è concentrato sulle famiglie che negli ultimi cinque anni hanno visto il proprio potere d'acquisto ridursi di oltre il 5%.
La manovra fiscale interessa prevalentemente le famiglie, sulle quali nel 2013 si convoglia il 100% degli sgravi e il 57% degli inasprimenti impositivi.
È l’Irpef l’imposta principalmente interessata dagli interventi, con il 62,5% delle riduzioni di prelievo e il 42,1% degli aumenti.
Gli interventi Irpef, sono definiti sfavorevoli per i contribuenti collocati nelle fasce più basse di reddito, fino a 15 mila euro, sui quali si riversa inevitabilmente e in modo significativo l’aumento dell’Iva.
Le aliquote Irpef più basse scenderebbero dal 23 al 22% e dal 27 al 26%, ma al contempo si parlerebbe di un aumento di un punto percentuale dell’Iva, che passerebbe dal 10 all’11% e dal 21 al 22%.
È un vero e proprio “mix letale” che non funziona per i redditi bassi e penalizza ulteriormente i redditi bassissimi.
La legge di stabilità prevede anche la rimodulazione di alcune tax expenditures per i redditi superiori ai 15mila euro: si introduce una franchigia di 250 euro per alcune deduzioni e detrazioni Irpef e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilità a 3000 euro. Inoltre si prevede anche l’assoggettabilità all’ Irpef delle pensioni di guerra e di invalidità.
“Per una valutazione oggettiva del provvedimento”, dice Grazia Simone, Segretario Generale Adiconsum Toscana, occorre aspettare il testo definitivo con le eventuali modifiche che verranno apportate.”
“Ad oggi, prosegue Grazia Simone, possiamo solo constatare che la legge di stabilita' continuerà a pesare sulle famiglie riducendo ancora il loro potere di acquisto e il rilancio dell'economia interna è rimandato....... a data da destinarsi!”
Mariantonietta Rasulo
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