10 febbraio 2025
Luce: entro giugno i consumatori “vulnerabili” possono chiedere di passare al Servizio a Tutele Graduali (STG). Le proposte di Adiconsum
L’articolo 24 della legge 193/24 (Legge Concorrenza 2024) stabilisce che i clienti “vulnerabili” sia che si trovino nel Servizio Tutela della Vulnerabilità sia che si trovino nel mercato libero, possono chiedere di passare al Servizio a Tutele Graduali. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), incaricata a mettere in pratica quanto legiferato, ha comunicato le modalità operative, realizzando un motore di ricerca per aiutare i vulnerabili ad individuare qual è l’operatore del STG assegnato al loro territorio. Vediamo nel dettaglio.

 

Passaggio da Servizio Tutela della Vulnerabilità/Mercato libero a STG: entro quando

La Legge Concorrenza ha indicato come data per presentare la richiesta quella del 30 giugno 2025. Entro tale data tutti i consumatori “vulnerabili” (circa 11,8 milioni secondo i dati dell’ARERA, che si trovano o nel Servizio Tutela della Vulnerabilità o nel Mercato libero, potranno chiedere di entrare nel Servizio a Tutele Graduali. Potranno chiedere di passare al STG anche coloro che diventeranno “vulnerabili” entro il 30 giugno 2025. I consumatori “vulnerabili” che non lo richiederanno e quelli che acquisiranno la vulnerabilità successivamente al 30 giugno 2025,  non potranno più richiedere di passare al STG.

Il motore di ricerca dell’ARERA

L’ARERA ha realizzato sul proprio sito internet una PAGINA al cui interno è disponibile un motore di ricerca per conoscere qual è l’operatore del Servizio a Tutele Graduali del proprio Comune. Inserendo la località sarà possibile conoscerne il nome per avere tutte le informazioni utili al passaggio.

Doveri degli operatori del STG

La delibera 10/2025/R/EEL predisposta dall’ARERA prevede che gli esercenti del Servizio a Tutele Graduali pubblichino sui propri siti Internet, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della stessa, e quindi presumibilmente entro il 21 febbraio 2025,:
•    i canali disponibili (telefonico, digitale e, dove presente, sportello fisico) per richiedere informazioni e presentare la domanda di accesso al servizio
•    la documentazione necessaria, inclusi i moduli di autocertificazione predisposti dall’Autorità per attestare i requisiti di vulnerabilità
•    i riferimenti al numero verde dello Sportello per il consumatore Energia e Ambiente dell’ARERA 800 166 654 e alla sezione dedicata del sito.

Le proposte di Adiconsum

Adiconsum in un comunicato ha espresso alcune proposte in merito:

  • Concedere ai “vulnerabili” il passaggio al STG anche oltre il 30 giugno 2025.
  • Definire nuovi criteri dei “vulnerabili” con il contributo delle Associazioni Consumatori
  • Sostenere la “vulnerabilità” con politiche mirate al risparmio in bolletta.

Per il comunicato integrale, clicca qui


Le nostre richieste

Adiconsum e le altre Associazioni chiedono un incontro urgente con l’Amministratore Delegato e il Direttore Generale del Gruppo FS Italiane e con il Governo, affinché si intervenga con urgenza per risolvere questa grave situazione.

È necessario, inoltre, un intervento immediato da parte di RFI per creare una struttura dedicata alla gestione delle emergenze ferroviarie. È indispensabile che l’azienda sia in grado di reagire tempestivamente a qualsiasi tipo di disservizio, sia esso causato da guasti tecnici, errori umani o da imprevisti legati ai lavori di ammodernamento. L’attuale organizzazione di RFI non sembra più adeguata a far fronte a una situazione che si è ormai cronicizzata. La capacità di rispondere rapidamente e efficacemente a queste situazioni è fondamentale per minimizzare i disagi dei pendolari e ripristinare al più presto un servizio regolare.

Il problema non si risolve solo con i rimborsi, che tra l’altro spesso arrivano con grande ritardo, ma gli altri danni subiti come lo stress, la perdita di una visita medica programmata, un esame universitario e il tempo perso.

È necessario un cambio di passo radicale perché i consumatori hanno diritto a un trasporto pubblico affidabile, sicuro e puntuale. Il diritto alla mobilità dei cittadini viene sistematicamente calpestato, e questo non può più essere tollerato.

 

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