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10 febbraio 2025
Passaggio da Servizio Tutela della Vulnerabilità/Mercato libero a STG: entro quandoLa Legge Concorrenza ha indicato come data per presentare la richiesta quella del 30 giugno 2025. Entro tale data tutti i consumatori “vulnerabili” (circa 11,8 milioni secondo i dati dell’ARERA, che si trovano o nel Servizio Tutela della Vulnerabilità o nel Mercato libero, potranno chiedere di entrare nel Servizio a Tutele Graduali. Potranno chiedere di passare al STG anche coloro che diventeranno “vulnerabili” entro il 30 giugno 2025. I consumatori “vulnerabili” che non lo richiederanno e quelli che acquisiranno la vulnerabilità successivamente al 30 giugno 2025, non potranno più richiedere di passare al STG. Il motore di ricerca dell’ARERAL’ARERA ha realizzato sul proprio sito internet una PAGINA al cui interno è disponibile un motore di ricerca per conoscere qual è l’operatore del Servizio a Tutele Graduali del proprio Comune. Inserendo la località sarà possibile conoscerne il nome per avere tutte le informazioni utili al passaggio. Doveri degli operatori del STGLa delibera 10/2025/R/EEL predisposta dall’ARERA prevede che gli esercenti del Servizio a Tutele Graduali pubblichino sui propri siti Internet, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della stessa, e quindi presumibilmente entro il 21 febbraio 2025,: Le proposte di AdiconsumAdiconsum in un comunicato ha espresso alcune proposte in merito:
Per il comunicato integrale, clicca qui Le nostre richiesteAdiconsum e le altre Associazioni chiedono un incontro urgente con l’Amministratore Delegato e il Direttore Generale del Gruppo FS Italiane e con il Governo, affinché si intervenga con urgenza per risolvere questa grave situazione. È necessario, inoltre, un intervento immediato da parte di RFI per creare una struttura dedicata alla gestione delle emergenze ferroviarie. È indispensabile che l’azienda sia in grado di reagire tempestivamente a qualsiasi tipo di disservizio, sia esso causato da guasti tecnici, errori umani o da imprevisti legati ai lavori di ammodernamento. L’attuale organizzazione di RFI non sembra più adeguata a far fronte a una situazione che si è ormai cronicizzata. La capacità di rispondere rapidamente e efficacemente a queste situazioni è fondamentale per minimizzare i disagi dei pendolari e ripristinare al più presto un servizio regolare. Il problema non si risolve solo con i rimborsi, che tra l’altro spesso arrivano con grande ritardo, ma gli altri danni subiti come lo stress, la perdita di una visita medica programmata, un esame universitario e il tempo perso. È necessario un cambio di passo radicale perché i consumatori hanno diritto a un trasporto pubblico affidabile, sicuro e puntuale. Il diritto alla mobilità dei cittadini viene sistematicamente calpestato, e questo non può più essere tollerato.
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